L'Agenzia
di stampa iraniana Mehr pubblica contrariamente alla prassi le foto
dell'esecuzione di quattro uomini avvenuta presso una strada di Téhéran a Shahid Malllati.
Gli uomini
sono stati riconosciuti colpevoli di stupro di gruppo,il classico
"branco" verso delle bambine (...) l'esecuzione secondo l'ordinanza del
tribunale è pubblica (ingresso gratuito) ed allo scopo è stata edificata una struttura in tubi innocenti (prego afferrare l'ironia) atta
a contenere un pubblico verso cui si suppone sia diretta la
terroristica pedadogia psicologica ed esemplarità voluta dalla "Repubblica" teocratica iraniana.
La morte è un supplizio nella misura in cui non è semplice privazione
del diritto di vivere, ma occasione di calcolate sofferenze.
(Michel Foucault)
A
tutta evidenza se la giustizia deve ricorrere a questa forma di barbarie viene a
cadere la supposta protezione data dal Burka ed equivalenti soluzioni
vestiarie alla dignità ed alla integrita dell'identità femminile,non
solo è evidente per l'esemplarità tragica con cui viene inflitta la pena
di morte quanto la piaga degli stupri sia localmente diffusa !
E...quanto poco la durissima punizione disincentiva questo genere di reati infami,posso supporre che gli stupratori erano al corrente di cosa rischiavano ?.
I
costumi sessuali e l'accesso all'interelazione affettiva,all'Eros
sembrano claustofobicamente racchiusi in un controllo sociale asfittico
ragione per cui le pulsioni più naturali finiscono in un contesto sessuaofobico con riemergere stravolte e in
preda con una violenza perversa,cieca,devastatrice,mostruosa .
Nessuna
informazione sul processo ai quattro uomini è stata rilasciata,ho ragione di credere che per ragioni "tecniche" legate alla rappresentazione "teatrale" i quattro uomini siano stati per cosi dire sedati,drogati...quanto
riferito dall'autore del blog a commento delle immagini è una pura
supposizione personale pur restando chiaro che mi schiero contro la pena
di morte senza sè e senza mà.
Provo dolore per questi uomini e per le loro vittime.
«L'uso peggiore che si possa fare di un uomo è quello di impiccarlo».
No, non ho alcun rispetto per la pena di morte. Si tratta di un'azione
sporca, che non degrada solo i cani da forca pagati per compierla ma
anche la comunità sociale che la tollera, la sostiene col voto e paga
tasse specifiche per farla mettere in atto. La pena di morte è un atto
stupido, idiota, orribilmente privo di scientificità: «... ad essere
impiccato per la gola finché morte non sopravvenga»
(Jack London)
Trent'anni fa ho visto a Parigi decapitare un uomo con la ghigliottina,
in presenza di migliaia di spettatori. Sapevo che si trattava di un
pericoloso malfattore; conoscevo tutti i ragionamenti che gli uomini
hanno messo per iscritto nel corso di tanti secoli per giustificare
azioni di questo genere; sapevo che tutto veniva compiuto
consapevolmente, razionalmente; ma nel momento in cui la testa e il
corpo si separarono e caddero diedi un grido e compresi, non con la
mente, non con il cuore, ma con tutto il mio essere, che quelle
razionalizzazioni che avevo sentito a proposito della pena di morte
erano solo funesti spropositi e che, per quanto grande possa essere il
numero delle persone riunite per commettere un assassinio e qualsiasi
nome esse si diano, l'assassinio è il peccato più grave del mondo, e che
davanti ai miei occhi veniva compiuto proprio questo peccato.
(Lev Tolstoj)
Se quei stupratori fossero venuti in Italia , potevano cavarsela con un ammoniimento a in Irani si sa , non perdona.
RispondiEliminaMa non potremmo importare quel Dio che governa l'Iran?
Pensate che bello , stupratori , zingari drogati che ammazzano e sono in libertà, cinesi che ci vengono a derubare del nostro futuro, ladri statali e parlamentari . dditemi chi è quel Dio che l'abbraccio
Io rispetto tutti i modi di pensare, però vorrei che le decisioni fossero prese dalla maggioranza (in questo caso dai cittadini).Un Bel referendum ...poi vediamo se vincono i bravi e buoni moralisti
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